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LA CULTURA COME MOTORE

Spesso si intende cultura esclusivamente come “eventi culturali”: un’accezione che riteniamo troppo stretta per un territorio che ha la storia, l’architettura, la conformazione, il paesaggio, l’arte, donne e uomini illustri come Ragusa.

Completato    In corso

Agli eventi, alle mostre e ai festival, tanti e di prestigio, che si sono susseguiti in questi anni, resistendo alla pandemia o creando esperienze inedite, dedicheremo una successiva sezione di questo Bilancio, concentrandoci qui sulle iniziative strutturali, finalizzate a mettere a sistema, valorizzare e custodire il nostro patrimonio culturale.

Il restauro dell’Organo di San Giorgio  e dei Plastici del Tarchi , l’allestimento permanente delle statuine del maestro Criscione nel presepe del Signore Trovato , la ristrutturazione della facciata della Biblioteca Civica , la creazione della newsletter “Cosa fare a Ragusa, l’apertura di portali web come ecomuseocarat.it, donnafugata.org, cccragusa.it sono sintomi di una programmazione strutturale e articolata.
A proposito di eventi, è stato predisposto e attuato
il nuovo regolamento comunale per l’assegnazione di contributi ordinari e straordinari per la realizzazione di eventi: criteri oggettivi anziché valutazioni politiche arbitrarie per favorire meritocrazia e migliorare la capacità di programmazione per le manifestazioni storicizzate.

IL TERRITORIO COME ECOMUSEO: CARAT

In attesa del riconoscimento regionale, le cui procedure sono già state avviate al compimento del primo triennio come previsto dalle norme, così da ottenere finanziamenti specifici, l’Ecomuseo Carat è passato dall’essere un’idea progettuale a una realtà radicata e partecipata.
Ad animarlo è il coinvolgimento della comunità, che ha sempre risposto positivamente alle diverse iniziative proposte: tutto esaurito per i diversi Ecotour che si sono susseguiti anno dopo anno, così come registrato da iniziative quali “Pasquetta in Cava”, “In treno a Donnafugata”, “Festa ecomuseale per le scuole; tutti assegnati gli orti urbani realizzati nella Vallata S. Domenica, esempio di rigenerazione partecipata, con numerose richieste per realizzarne di nuovi ; successo ogni oltre aspettativa per “Public History nelle scuole, il percorso di formazione per insegnanti e studenti che ha visto la produzione di 10 documentari nel 2021 e l’adesione di decine di docenti per il corso avviato nel 2022 e tuttora in corso.
Le diverse attività sono consultabili sul sito www.ecomuseocarat.it, che offre inoltre un approfondito spaccato del patrimonio materiale e immateriale al centro dell’azione di valorizzazione portata avanti.
Preziosa infine l’attività di predisposizione e installazione di una nuova segnaletica in luoghi come percorso Carmine-S. Paolo, Vallata S. Domenica, Riparo Sotto Roccia di Fontana Nuova, Parco di Donnafugata
Ipogeo di Cisternazzi, Ipogeo di Trabacche, sentiero Madonna delle Grazie, Ipogeo di Donnafugata, catacombe di Cilone.

I NOSTRI SENTIERI, LA NOSTRA STORIA

Meno del 5% del territorio ragusano è urbanizzato. Pensate a quanto è vasto, a quanto sono importanti la natura e la campagna per la nostra città abbracciata da muri a secco e sentieri che si diramano tra masserie, latomie, torri e carrubi. Con uno specifico finanziamento da € 5.000.000, sono stati riqualificati i percorsi paesaggistici di accesso ai principali luoghi di interesse del nostro territorio extraurbano: 

  • Santuario di S. Maria della Grazie

  • Latomie di Cava Gonfalone

  • Grotta delle Trabacche

  • Ipogeo di Cisternazzi

  • Riparo sotto Roccia

  • Ipogeo di Cava Celone

  • Sentieri di c.da Magnì

  • Ipogeo di Donnafugata

CULTURA E GIOVANI AL CENTRO
(COMMERCIALE CULTURALE)

Quante volte abbiamo sentito il ritornello dei centri commerciali che hanno contribuito a svuotare il centro storico? Nasce da qui il CCC, ovvero il Centro Commerciale Culturale “Mimì Arezzo”, un luogo dove non fare shopping ma incontri, dove non acquistare ma arricchirsi.
In un luogo storico ma abbandonato, che fu, tra gli altri, ex tribunale ed ex facoltà di Giurisprudenza, ecco fiorire attorno al grande chiostro aule studio, sale riunioni, sala workshop, auditorium, una scuola di musica, la galleria espositiva. Un luogo frequentato giornalmente e sede di iniziative, che ripopola una zona fondamentale del nostro centro e che si inserisce in una visione strategica di rigenerazione di cui fanno parte il Teatro Concordia, oggetto di restauro, l’ex Biblioteca civica, a breve nuovo polo dei servizi anagrafici comunali, nonché il vicino Centro Servizi Culturali che ha giovato della vicinanza del nuovo centro, ponendosi in maniera complementare e molto partecipata.
Di seguito alcuni dei principali eventi accolti al CCC: mostre fotografiche di Giuseppe Leone su Sciascia, Bufalino e Consolo e progetto “Nuditè”, giornata del Disco con Baba Sissoko, 1° Festival della chitarra classica, 1^ edizione festival letteratura per bambini Ponti di Carta, 1^ e 2^ edizione di Cinema in centro, A Tutto Volume Junior, Convegno “Una, Libera e Potente – Giornata di studi sul Risorgimento italiano”, 60 anni di Amnesty, Liberi a Ragusa.

RAGUSA SI RISCOPRE:
LE LATOMIE DI CAVA GONFALONE

Più o meno 80 anni. Salvo rari episodi occasionali, era da tanto che Ragusa non fruiva regolarmente delle sue latomie, il luogo da cui nacque la città di oggi. Un suggestivo scenario composto da enormi antri sotterranei che racchiudono una storia unica: la nostra. Realizzando un percorso di visita interno, recuperando l’antico sentiero dei carrettieri che scende giù dalla zona “Marsala”, accogliendo numerosi eventi, festival e un presepe vivente con 15.000 visitatori, le latomie sono rapidamente tornate ad essere un patrimonio di tutti i ragusani, un ulteriore attrattore turistico per venire a scoprire la nostra terra. Abbiamo ritrovato secoli di identità ragusana. Attualmente sono in corso lavori di consolidamento statico, per contrastare il rischio idrogeologico; prossimo obiettivo è la messa a norma dei teatri sotterranei.

IL TEATRO NELLA CITTA’ (CHE FU)
SENZA UN TEATRO

Una città di cultura come Ragusa, che ambisce a vivere sempre più di un turismo di qualità, non può prescindere da un degno teatro comunale. Il restauro dello storico Teatro Concordia , che procede regolarmente in tutte le sue fasi, è obiettivo prioritario di questa Amministrazione.
Un intervento necessariamente lungo, nelle more del quale l’attività teatrale ha trovato sostegno e nuove forme di espressione.
Se è vero che Ragusa manca di un prestigioso teatro pubblico, è altrettanto vero che ha un prestigioso teatro privato: con il contributo di questa Amministrazione, il Duemila ha riaperto stabilmente i propri battenti non per eventi sporadici ma per intere stagioni teatrali, contribuendo a ravvivare un’intera area del centro.
Ma teatro non è solo il luogo, è innanzitutto l’espressione artistica. Ecco che in questi 5 anni rassegne come “Dischiusi”, che ha animato i locali sfitti di via Roma, “Città-Teatro”, autentico festival in piazza del teatro, o il piano di emergenza covid “Estate Iblea” che ha assegnato spazi attrezzati e contributi alle compagnie locali, hanno permesso di sostenere e al tempo stesso rinnovare le manifestazioni teatrali locali.
Non trascurabili infine gli interventi di efficientamento energetico alla sala Falcone Borsellino , e per la integrale riqualificazione del Teatro Tenda .

I MUSEI IN RETE

Completate le fasi di reperimento delle risorse, progettazione e affidamento dei lavori, Palazzo Zacco diventa l’epicentro della nuova rete museale Cult.Hu.Ra. (Cultural Hub Ragusa), divenendo il Museo della Città che a Ragusa mancava : dal tempo contadino per arrivare all’espansione urbanistica del ventennio, passando per la società pre-terremoto, la ricostruzione tardobarocca, la Belle Époque. Un Museo della Città, per custodire la nostra storia, incuriosire, raccontare attraverso reperti e tecnologia.
La rete comprende Palazzo Cosentini, che sarà dotato di tutto l’allestimento necessario ad ospitare convegni ed esposizioni , e l’Auditorium S. Vincenzo Ferreri, che manterrà la propria multifunzionalità .

Il quadro museale di Ragusa si arricchisce con i lavori per ristrutturare e riaprire il Museo archeologico di via Natalelli e l’apertura del Museo del Costume di Donnafugata .

DONNAFUGATA MAI COSI’ CURATA

Primo per incassi, primo per visitatori, eppure da decenni il nostro Castello non era primo per attenzione ricevuta. Una tendenza ribaltata e confermata dal grande numero di interventi:

Completato e aperto il De. Co.

Restaurati i locali del Borgo: ospiteranno il Museo del Prodotto Contadino, la cui gestione è già stata affidata.

Nuovo infopoint, nuovo bookshop e nuova caffetteria.

Restaurati e di nuovo fruibili: torre belvedere, teatrino, 3 cortili interni, fontane, parterre geometrico.

Ottenuto finanziamento da 2.000.000€ e affidati i lavori di restauro del Parco, che già beneficia di una squadra di giardinieri dedicata.

Riqualificazione sentiero storico per l’Ipogeo di Donnafugata

Nuova segnaletica dalla Stazione al Borgo e nel Parco di Donnafugata, ora fruibile indipendentemente dalla visita al Castello.

Nuova pannellistica al piano nobile del Castello

Nuova brochure didattica per le famiglie.

Aperto il Baby Pit-stop in collaborazione con Unicef e Soroptimist Ragusa.

Inventario dei beni patrimoniali mobili.

Installato il Wi-fi al Mudeco e al piano nobile del Castello.

Eventi divulgativi come: Pic-Nic al Parco, Gran Ballo del Gattopardo, In treno a Donnafugata, Il Castello da Favola, Visite notturne al Parco, Laboratori didattici.

RISCOPRIRSI PATRIMONIO UNESCO

Ritorno in White List

Dotazione di un Ente gestore che ha aggiornato il Piano di Gestione e che oggi si occupa di attuarlo.

Realizzazione di un brand comune per tutti i Comuni Unesco del Val di Noto, di nuovo sito web, di un video promozionale, installazione di totem digitali.

Partecipazione al bando del Ministero del Turismo riservato ai siti Unesco e per il quale Ragusa ha assunto, per la prima volta e per volontà comune, il ruolo di capofila.

Educational tour nell’ambito del circuito dei Comuni del Distretto Turistico Sud-Est/Unesco Val di Noto, per 10 tour operator.